HarmonyBuilder (Educational) e un programma di notazione musicale e composizione assistita che controlla gli errori di conduzione tra le 6 coppie di note all'interno di una composizione a 4 parti. Nel passaggio da un accordo a quello successivo, ciascuna coppia di note deve osservare certe regole che sono state codificate durante il periodo Rinascimentale (1400-1600) e Barocco (1600-1760). Queste regole sono entrate a far parte dell'arte dell'armonia e contrappunto.
HarmonyBuilder (Educational) ha lo scopo di assistere l'utente nella identificazione, comprensione e correzione degli errori di armonia, ed assisterlo nella scrittura di un'ottimale conduzione delle parti. L'identificazione degli errori avviene tramite l'inserimento di righe colorate tra i passaggi errati. Nell'esempio seguente, le righe rosse indicano un errore di quinte parallele, e le righe viola indicano la presenza di un errore di ottave nascoste:
Nell'armonia a 4 parti, vi sono 6 coppie di note all'interno di ogni accordo con 4 voci. HarmonyBuilder (Educational) controlla ciascuna coppia per possibili errori nel passaggio alla corrispondente coppia nell'accordo successivo. Inoltre, HarmonyBuilder (Educational) segnalera' eventuali errori di risoluzione di note quali la settima, la sensibile o la quinta diminuita, ed indichera' i punti in cui la distanza tra le note supera il limite consentito:
Ulteriori controlli riguardano gli unisoni, le preparazioni delle settime, il superamenti del registro consentito per ciascuna voce, e l'interferenza di una voce con la conduzione melodica di una voce adiacente. Attivando tutti i controlli, l'utente potra' comporre una sequenza armonica polifonica comprendente fino a 4 parti, con segnalazioni in tempo reale ogniqualvolta verra' infranta una regola. Il controllo di ciascuna regola puo' essere attivata or disattivata a piacere. Il programma permette inoltra di visualizzare la funzione di ciascuna nota all'interno di ogni accordo riconosciuto, tramite un sistema di colori. Nell'esempio sopra, si notera' che i colori delle note del primo accordo sono marrone, blu, verde e rosso. Questi colori corrispondono alla fondamentale, terza, quinta e settima dell'accordo. La colorazione dell'accordo ha due funzioni; prima: indica che l'accordo e' riconoscibile (ovvero, derivato dalla scala maggiore o minore armonica), e secondo: permette di individuare le componenti dell'accordo per eventuali alterazioni, con lo scopo di arricchire l'armonia (ad es. sostituendo la quinta con la quinta aumentata, o la terza con la quarta sospesa. In un pannello apposito, ogni accordo riconosciuto viene descritto sia come basso numerato (in forma sia dettagliata che abbreviata), che come symbolo moderno. Avvia HarmonyBuilder (Educational) cliccando due volte l'icona sul Desktop, oppure nel menu Avvia > Programmi. Apparira' dopo qualche istante il pannello di controllo, con una finestra dentro la quale e' visibile una chiave di violino e di basso. Inizia con la scelta della "Key" (Tonalita'). Qualora questo menu non fosse attivo, entra nel menu File e premere New. Procedi quindi con l'inserimento dei parametri della composizione. Per istruzioni dettagliate sui comandi per l'inserimento di battute, note ed accordi, fai riferimento al Manuale d'Uso di HarmonyBuilder (Basic). Dopo l'inserimento del primo accordo della nuova composizione, selezionare il pannello Checker:
Si potranno ora selezionare le regole da controllare in tempo reale, mentre si procede con la composizione. Ecco una descrizione della funzione di ciascun bottone nel pannello Checker:
Per ottenere una composizione avente una corretta conduzione delle parti, seguire i seguenti passi:
Laddove viene inserita una note di passaggio tra due accordi, il controllo degli errori incudera' la nota di passaggio: Il controlli effettuati dal pannello Checker si basano sulle fondamentai regole di armonia e contrappunto. Di seguito e' un elenco di tutte le regole che potrai controllare. 1) Controllo delle Quinte ed Ottave Successive (dette anche "Reali", "Parallele" o "Consecutive") Il bottone rosso attivera' la funzione che segna con due righe rosse qualsiasi coppia di note che infrange la suddetta regola. Ecco degli esempi di acuni passaggi armonici contenenti successioni di quinta o di ottava, segnate da due righe rosse.
2) Controllo delle Ottave e Quinte raggiunte per moto retto, ma non successivo (dette anche "Nascoste") Questa funzione segnera' con due righe viola qualsiasi intervallo di ottava o di quinta che non e' raggiunta per moto obliquo o contrario. NON segnera le successioni di ottava o quinta reali, poiche' queste verranno segnalate dal controllo delle succcessioni (con le righe rosse). Le ottave o quinte nascoste sono considerate meno gravi delle ottave o quinte reali, e nel corso dei secoli sono state ammesse molte eccezioni. La versione attuale di HarmonyBuilder (Educational) permette l'applicazione di due delle eccezioni piu' comuni (A e B). Di seguito sono elencate le eccezioni trovate piu' comunemente nella pratica e nei libri di didattica.
Questo tipo di errore verra' segnato con due righe arancioni. Vi sono 4 tipi di errore di unisono:
Quando viene formato un'accordo di settima, le regole di contrappunto richiedono che la 7a venga "preparata" (con alcune eccezioni, spiegate di seguito). Cio' richiede che la 7a deve essere legata ad una nota di uguale altezza, e di durata uguale o maggiore, nell'accordo precedente. Ad esempio:
Questa regola nasce dalla necessita' di facilitare l'intonazione degli intervalli dissonanti. Dato che la 7a e' molto dissonante con la sua fondamentale, la legatura della 7a con una nota di uguale altezza nell'accordo precedente riduce la difficolta' della sua intonazione. Viene tuttavia fatta eccezione per gli accordi di settima primari. Dato che in origine la settima era una nota di passaggio tra la fondamentale e la nota di risoluzione della settima, e' piu' facile abituarsi all'intonazione di questa nota, pur essendo dissonante. Per questo motivo, non e' necessario preparare questo tipo di settima. Tuttavia, se l'accordo di settima sul VII grado della scala maggiore e' in terzo rivolto, la settima (che generalmente non necessita di preparazione) va invece preparata, per facilitarne l'intonazione data la sua dissonanza di 2a (o di 9a) con il VII grado della scala. Vanno inoltre preparate le quinte quando fanno parte di un accordo di settima in secondo rivolto, per facilitare l'intonazione. L'intervallo tra la quinta (quando si trova al basso) e la fondamentale e' di quarta giusta, e nell'era barocca questo intervallo venne considerato dissonante. La preparazione della quinta, quindi, ne facilita l'intonazione. Ecco un esempio: Vi sono tuttavia alcune eccezioni, che sono:
Con il bottone della Preparazione selezionato, tutti gli accordi aventi una settima e/o quinta non correttamente preparata saranno segnati con un cerchio giallo attorno alla nota richiedente la preparazione:
L'intervallo di settima e' molto dissonante, e richiede la risoluzione, facendo scendere la settima di un grado lungo la scala. Questo conduce generalmente ad un intervallo consonante di 3a. Se si tentasse di risolvere la settima in senso ascendente, piuttosto che discendente, si verrebbero a creare errori di quinta nascosta, o 2a su unisono per moto obliquo (o 9a su ottava per moto obliquo). Per questo motivo, le regola generale, per gli ultimi 2 secoli e mezzo di pratica musicale, e' stata quella di risolvere la settima facendola scendere di un grado diatonico. Con il controllo delle settime attivato, qualunque settima che non scende di grado verra' segnata con un cerchio rosso. Nell'esempio seguente, il Fa (la settima - colorata arancione) dovra' scendere sul Mi. Poiche' il Fa, invece di scendere, sale verso una nota sbagliata (il Do), questa nota viene segnata come errore, tramite un cerchio rosso:
La nota sul VII grado della scala (sia maggiore che minore armonica) si chiama la Sensibile. Questa nota e' presente nei seguenti accordi: I7, III, III7, V, V7, VII e VII7. Quando la Sensibile sale di mezzo tono nel passaggio sull'accordo successivo, si ottiene un migliore effetto risolutivo, poiche' questo movimento implica quasi sempre il passaggio da una consonanza imperfetta (3a o 6a) verso una consonanza perfetta (unisono, ottava, 4a giusta, 5a giusta). Queste condizioni generalmente non si verificano con gli accordi I7, III o III7: nel caso di I7, la Sensibile si comporta piu' come una 7a, che ha la tendenza a scendere; nel caso di III e III7, la Sensibile forma un'intervallo di quinta giusta con una delle note piu' basse nell'accordo, dandogli cosi' maggiore stabilita'. Nei seguenti due esempi, la Sensibile e' colorata arancione, e risolve correttamente:
Nel seguente esempio, la Sensibile NON risolve correttamente, e (con il bottone di controllo delle sensibili attivato) la nota non corretamente risolta ha un cerchio blu: La quinta diminuita e' generalmente presente nei seguenti accordi: V7, VII, VII7, II (solo in tonalita' minore), e II7 (solo in tonalita' minore) . Bisogna tuttavia ricordare che in alcune disposizioni delle voci (degli accordi sopracitati) non sara' presente una quinta diminuita bensi' una quarta aumentata; in tali casi, la regola per le quinte diminuite non prevale per tali accordi, come nell'esempio seguente, in cui entrambi le note possono salire:
Nei casi in cui e' presente un intervallo di quinta diminuita, per ragioni analoghe a quelle descritte nella sezione sulle Settime, la nota piu' alta di questo intervallo dovra' scendere di mezzo tono, creando un intervallo consonante di 3a o 4a. Nei casi in cui la nota piu' bassa dell'intervallo di quinta diminuita e' la Sensibile, e la nota piu' alta dovesse salire invece di scendere, si verrebbero a creare quinte nascoste, poiche' anche la Sensibile deve salire. Ecco un esempio di quinta diminuita con risoluzione sbagliata:
Con il bottone Dim. Fifths inserito, il programma inserira' un cerchio verde intorno alla nota risolta in maniera sbagliata. Nel caso di un accordo VII7 in tonalita' minore, vi sono due intervalli di quinta diminuita, come nel seguente esempio:
Notare che il Checker NON segnera' gli errori pertinenti all'intervallo superiore (tra la 3a e la 7a), poiche' questo controllo si sovrapporrebbe al controllo delle settime. Quindi, questo eventuale errore di quinta diminuita verra' segnalato solo nel caso in cui viene selezionato il controllo delle settime, e verra' quindi contrassegnato con un cerchio rosso. Per la stessa ragione, la quinta diminuita presente in un accordo di V7 non verra' segalata come eventuale errore di quinta diminuita, bensi' come errore di settima. Questo controllo segnera' con una crocetta di colore ulivo qualsiasi nota che crea un'interferenza con la conduzione melodica di una voce adiacente. Ecco un esempio:
Questo impone dei limiti di registro 'variabili', per ciascuna delle parti, esemplificabile con il seguente diagramma:
I limiti estremi del registro sono fissati quali A4 al soprano, e F1 al basso, dato che questi sono i limiti pratici per la musica corale. Notiamo qui' che la convenzione adottata per indicare la rispettiva ottava di una nota e' quella alfanumerica, in cui un do centrale viene stabilito quale C3:
Questo controllo segnalera' (con una crocetta di colore alzavola) qualsiasi nota che supera il limite prestabilito per ciascuna delle parti. Nel seguente esempio, il Contralto ha superato il registro consentito:
I valori consueti per i registri del Basso, Tenore, Contralto e Soprano sono indicati nel pannello Range Selection e sempre recuperabili premendo il bottone "Restore Default Settings". Questo pannello e' raggiungibile dal menu Settings. Questi valori sono considerati i limiti massimi per le voci cantanti.
I limiti da non superare nella distanza tra le parti sono descritti nella figura seguente: Questi valori non sono alterabili dall'utente. Ecco un esempio di un accordo con degli intervalli che superano il limite consentito:
Inoltre, verra' indicato un errore se l'intervallo tra Basso e Tenore diventa uguale o minore ad una 3a maggiore, dato che la chiarezza di queste due note e' compromessa quando si avvicinano troppo. Questo e' dovuto al fatto che, a questa distanza, i primi armonici di entrambi le note entrano in conflitto, creando dissonanze piuttosto che consonanze. Top
Il Pannello di Colorazione (Coloration) diventera' attivo solo nel caso in cui saranno selezionati i bottoni Snapshot o Snapshot (p/w). Queste due modalita' di navigazione permettono all'utente di udire l'intero accordo per ogni nota selezionata, ed inoltre attivera' il Pannello di Nomenclatura (Nomenclature), che fornisce varie informazioni sull'accordo stesso. Una volta selezionate le cinque categorie, e posto che l'accordo viene riconosciuto dal programma, ciascuna nota verra' colorata secondo la sua funzione all'interno dell'accordo. Il codice per la colorazione delle note e' il seguente:
Gli accordi riconoscibili dal programma sono tutte le triadi a le settime costruite sulla scala maggiore e la scale minore armonica. Ad esempio, tutti gli accordi di settima riconosciuti sulla scala di Do maggiore sono i seguenti:
Tutti gli accordi di settima riconosciuti sulla scale di Do minore saranno i seguenti:
Piu' in generale, ecco una lista completa dei tipi di accordo riconosciuti dal programma, in tutte le tonalita' (sia maggiori che minori):
IMPORTANTE: La disposizione delle note all'interno dell'accordo non porra' nessun limite al riconoscimento delle note. Quindi, gli accordi sopraelencati saranno riconosciuti in qualsiasi rivolto e con vari raddoppi delle parti. Ad esempio, tutti i seguenti accordi saranno riconosciuti come Re minore:
Per quanto riguarda i raddoppi, saranno riconosciute le seguenti combinazioni: Triadi:
Settime:
La colorazione arancione indica che un un'accordo e' selezionato anche quando l'accordo non e' riconosciuto dal programma. Se l'accordo viene invece riconosciuto, tutti i colori attivati risulteranno nella colorazione della corrispondente nota, mentre le rimanenti note rimarranno arancioni. Da notare che i vari tipi di accordo sopracitati saranno riconosciuti, e quindi colorabili, anche se risultano esterni alla Tonalita' in chiave. Quindi, ad esempio, un'accordo di Sol bemolle maggiore verra' riconosciuto e colorato anche se la Tonalita' in chiave e' Sol maggiore:
Una volta riconosciuto, un'accordo verra' descritto, nel Pannello della Nomenclatura (Nomenclature Panel), in vari modi:
1) Basso Numerato (Figured Bass) Qualsiasi accordo di 4 note, anche se non dovesse costituire un'accordo riconoscibile, puo' essere descritto in termini dei tre intervalli esistenti tra la nota piu' bassa e le tre note superiori:
Il Pannello della Nomenclatura descrive ogni accordo in questo formato, indicando ciascun intervallo con una precisa simbologia, secondo le seguenti abbreviazioni:
Questo modo di descrivere gli accordi e' alla base del sistema del Basso Numerato, che risale all'epoca barocca. Ogni accordo viene secritto con una simbolo comprendente due parti: un numero romano che indica su quale grado della scala e' situata la nota del basso, e tre simboli alfanumerici che descrivono il preciso intervallo tra la nota del basso e le tre note superiori. Ecco un esempio:
Il numero romano III indica che la nota del basso e' sul terzo grado della scala di Do maggiore, e i tre simboli alfanumerici indicano che il Tenore, Contralto e Soprano sono posizionati sopra la nota del basso rispettivamente ad intervalli di una 3a minore, 6a minore e 6a minore. La forma dettagliata del basso figurato offre all'utente una descrizione precisa degli intervalli, anche se nella pratica di scrittura barocca questa simbologia non viene mai usata, essendo sufficiente stabilire al massimo due degli intervalli. Anche la precisazione riguardante la qualita' dell'intervallo (diminuito [d], minore [m], maggiore [M], perfetto [P], aumentato [A], ecc.) non e' necessaria, poiche' la posizione delle note della scala stabiliranno automaticamente la qualita' dell'intervallo. Per leggere i bassi numerati direttamente in forma abbreviata, selezionare l'opzione Shorthand. 2) Funzione Armonica (Figured Function) Un'ulteriore informazione riguardante ogni accordo riconosciuto e posizionato sul corretto grado della scala riguarda la sua funzione armonica. Selezionando l'opzione Figured Function, il numero romano non rappresentera' piu' la posizione della nota del basso lungo la scala, bensi' la posizione della fondamentale lungo la scala. Cio' rappresentera' quindi la funzione dell'accordo all'interno di quella tonalita'. Quindi, anche se' l'accordo venisse rivoltato, il numero romano rimarra' sempre lo stesso, indicando, appunto, la posizione della fondamentale lungo la scala , ovunque essa si trovasse. Questa informazione risultera' utile qualora si volesse fare un'analisi funzionale della progressione armonica. Ad esempio, il seguente accordo:
puo' essere visualizzato in due modi: oppure Con la selezione Figured Bass, il numero romano descrivera' la posizione della nota del basso lungo la scala di Do maggiore. 3) Simbolo Moderno (Chord Symbols) Se un'accordo riconosciuto si trova nella corretta posizione rispetto alla tonalita' indicata dalle alterazioni in chiave, verra' indicato nel Pannello della Nomenclatura il simbolo moderno dell'accordo (Chord Symbol). Il seguente accordo: verra' riconosciuto come:
In questo esempio, il Pannello della Nomenclatura mostrera' anche tutte le altre tonalita' in cui e' presente l'accordo di Sol maggiore. Bastera' aprire il menu di Key: Cio' risultera' utile se si vuole effettuare una modulazione, ed esaminare la altre tonalita' in cui e' presente l'accordo selezionato. Nei casi in cui un'accordo viene riconosciuto, ma non e' nella corretta posizione sulla scala, oppure non e' appartenente alla Tonalita' in chiave, il simbolo moderno NON verra' mostrato. Tuttavia, selezionando il menu di Key, il menu mostrera' tutte le tonalita' in cui e' presente quall'accordo, e selezionandone una, il Pannello della Nomenclatura fara' apparire il simbolo moderno dell'accordo.
Per questo accordo (in Sol maggiore) seleziona il menu di Key:
Cio' indica che l'accordo e' Sol bemolle maggiore, che si trova sul VI grado della scala di Si bemolle minore. 4) Convenzione per i Numeri Romani Vi sono varie convenzioni per come scrivere i numeri romani nell'indicare il basso figurato. In genere, la forma minuscola indica un tipo di accordo minore, e la forma MAIUSCOLA indica un tipo di accordo maggiore.
Questo sistema ha il vantaggio di trasmettere con immediatezza, attraverso il basso figurato, se l'accordo appartiene ad una tonalita' maggiore o minore. Nel sistema usuale, l'accordo Fa m7 si scrive come ii7 in tonalita' di Mi bemolle, e come iv7 in tonalita' di Do minore. Per dedurre che ii7 appartiene ad una tonalita' maggiore e non minore, bisogna ricordare che ii7 esiste solo sul secondo grado di una scale maggiore, poiche' sul secondo grado di una scala minore si avrebbe ii7. Inoltre, per dedurre che iv7 appartiene ad una tonalita' minore e non maggiore, bisogna ricordare che iv7 esiste solo sul quarto grado di una scala minore, poiche' in tonalita' maggiore si avrebbe IV7. Il sistema di HarmonyBuilder (Educational) elimina la necessita' di dedurre la tonalita' sottostante all'accordo: bastera' guardare se il numero romano e' maiuscolo o minuscolo. Inoltre, si avra' il vantaggio di eliminare l'uso dei simboli , e +, che spesso sono macchinosi da memorizzare. Ed infine, si elimina l'ambiguita' di V7 e vii, che appartengono sia alla tonalita' maggiore che minore. Nel sistema di HarmonyBuilder (Educational), essi si sciveranno: per le tonalita' maggiori V7 e VII, e per le tonalita' minori v7 e vii. Indice Nello stabilire attraverso la Convenzione per i Numeri Romani se la tonalita' e' maggiore o minore, si elimina la necessita' di specificare la qualita' (diminuita, minore, maggiore, aumentata) degli intervalli tra il basso e le note superiori. Bastera' specificare le distanze in termini di gradi lungo la scala, che potranno essere 2,3,4,5,6,7 oppure 8. Superata l'ottava, si continuera' a descrivere gli intervalli con gli stessi numeri, anche se' gli intervalli risulteranno maggiorati di una o piu' ottave. La specifica qualita' dell'intervallo verra' determinata dalla scala utilizzata e dalla posizione dell'accordo lungo quella scala. Ecco perche' il basso numerato abbreviato (shorthand), adottato fin dall'era barocca, e' sufficiente a descrivere in maniera completa qualsiasi accordo appartenente alla scala maggiore o minore armonica.
Alcune Applicazioni per HarmonyBuilder (Educational) Ecco di seguito alcuni modi per utilizzare ill programma, con esempi: 1) Svolgimento degli Esercizi di Armonia Gli studenti di armonia e contrappunto potranno utilizzare questo programma per aiutarli a svolgere i bassi dati, o lo svolgimento di altri tipi di progressione armonica a scopo didattico. Con questo programma, non sara' necessario utilizzare un pianoforte, ne' carta e matita. Le funzioni del Checker permetteranno allo studente di esaminare la varie opzioni per ciascun accordo, e trovare la migliore, utilizzando la segnalazione istantanea di eventuali errori nella conduzione delle parti. Lo scambio delle partiture tra allievo e maestro potra' avvenire in vari modi:
Ad esempio, un insegnante consegna un compito ai suoi allievi, che consiste nell'armonizzare un basso dato: L'insegnante rendera' reperibile l'esercizio a tutti i suoi allievi tramite e-mail, oppure affiggendolo in un apposito archivio digitale. Dopo aver aperto l'esercizio in HarmonyBuilder (Educational), lo studente potra' sperimentare con le varie soluzioni. Mano mano che verranno aggiunte note allo spartito, il programma segnalera' tutti gli eventuali errori:
L'allievo tentera' di trovare una soluzione priva di errori, utilizzando tutte le nozioni e conoscenze di armonia e contrappunto:
2) Riarmonizzazione di una Melodia Utilizzando i comandi Shift + freccia su/giu', si potranno spostare le note sottostanti ad una melodia, trovando cosi' nuove posizioni in cui vengono colorate tutte le note. Cio' permette di riarmonizzare una determinata nota melodica con una varieta' di accordi riconosciuti, anche provenienti da diverse tonalita'. Cio' apre le porte ad infinite possibilita', e permette di trovare riarmonizzazioni estremamente interessanti. Nel corso della riarmonizzazione, si possono inserire i bottoni del Checker, per poter ottimizzare anche la conduzione delle parti da un'accordo all'altro. Ad esempio, "Twinkle Twinkle Little Star" puo' essere riarmonizzato in una varieta' di modi. Ecco la prima esposizione del tema, cosi' come scritta da Mozart:
Inserendo le note del Tenore e Contralto e sperimentando con varie posizioni, ed al tempo stesso assicurandosi che le note rimangono colorate, ed inoltre cercando di evitare gli errori armonici, otteniamo:
Possiamo ora aggiungere delle note di passaggio, per arricchire l'andamento ritmico della progressione:
E' da notare che, oltre al supporto delle note colorate e la segnalazione di eventuali errori, il giudizio finale nell'effettuare la scelta tra due o piu' accettabili soluzioni ricade sull'orecchio. Anche in questo caso, HarmonyBuilder (Educational) offre la soluzione ottimale, attraverso la modalita' di navigazione Snapshot, che permette di sentire l'effetto di ogni cambiamento di nota all'interno di un'accordo, in tempo reale, ovvero nel momento stesso in cui la nota viene spostata. L'obiettivo di HarmonyBuilder (Educational) e' quello di offrire all'utente la massima flessibilita', e tutti gli strumenti di assistenza, per comporre in maniera rapida ed efficiente qualsiasi tipo di progressione armonica.
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